Una volta in Europa,
scoprimmo di essere coinvolti
in una guerra dove
eravamo noi in prima linea.
Pur senza armi, spesso,
con la fame che ci attanaglia,
superstiti di diverse calamità naturali
o catastrofi umane,
dicono che siamo l’avversario,
ci puntano contro le armi,
e vorrebbero farci camminare
in ranghi.
Dicono che ci sia una guerra in corso.
Una guerra che riguarda i migranti.
Ma sappiate che noi migranti
non siamo in guerra,
semplicemente in cammino.
La guerra per mangiare un boccone,
quelle indotte dalle nazioni intente
a sfruttare i sottosuoli delle nazioni
che siamo costretti ad abbandonare,
la guerra del capitalismo,
quella tra le generazioni ed i sessi,
quelle sono guerre sulle nostre pelli,
ma signori questa vostra guerra no.
Se qualcuno è in guerra con noi,
in realtà è in conflitto con se stesso.
Poiché a noi migranti,
ci è concesso deserto e mare,
non aerei e navi da guerra.
Se nel mondo qualcuno è degno
di portare la bandiera della pace insieme
alla bandiera bianca,
quel qualcuno, sono i migranti.
0 commenti