Non sono uno di quelli
che si incontrano per caso
all’angolo della strada.
Gente come me, è più comune trovarla
nei bui angoli di anime in pena.
O nei meandri di cuori infranti.
Non mi si trova al bar,
ma dentro le parole, nell’ascolto,
semplicemente accanto.
Ed accanto, non è al telefono,
non è nemmeno accanto, è insieme.
In realtà, non faccio parte
della gente che si cerca,
ma di quella che si trova.
Poiché valori e voleri vanno di pari,
mi sono spogliato, e ho trovato voi.
In fondo a quella carne,
nel labirinto dove si nasconde il cuore,
nel folto della bugia.
Sono uno di quelli
che si incontrano nell’orrore,
nella crudeltà.
Perché quelli come me
non hanno strada
che non siano gli altri.
Ed in quel cammino, sono soli,
ma non lasciano nessuno solo.
Sono uno di quelli là,
intrappolato in fondo ad un pozzo.
E che pian piano, fa passare tutti
sulle sue spalle
per guadagnare l’uscita.
Faccio parte di quelli
che rimangono per ultimo,
non di quelli che si girano.
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